domenica 27 dicembre 2015

Immagine

 E poi di noi cosa resterà?
Saranno quei gesti,
le parole sussurrate
dentro i silenzi.

Il profumo sottile di zagara di mandarini
che il vento invidioso
vorrebbe portarsi via.

L'odore di casa,
delle mani protese ad abbracciare.
Sembra poco, sembra vento.

Quel tocco lieve di carezza
per riuscire a fermare il tempo
in quel preciso istante.

E la terra e il cielo e l’acqua,
come scrigno prezioso
per conservare nei miei sogni
quell'immagine di te
che fa fiorire una rosa nelle profondità del mio cuore. 
poesia di Sandra Mirabella

Domani



Volino via insieme alle illusioni,
stelle, aquiloni e palloncini rossi.
Vadano con le aquile a volar sulle cime.
 
Domani voglio vivere diversa.
E se le lacrime trafiggeranno
gli occhi, le asciugherò
come se fosse pioggia.
poesia di Sandra Mirabella

Un mondo nuovo

 Ritorna più forte il desiderio
che i nostri occhi possano
riaprirsi su un mondo nuovo,
rimodellato per la nostra gioia.
 
Che la vita abbia nuove forme,
nuovi colori.
Un mondo nuovo dove non esista il rimpianto,
dove il ricordo occupi poco spazio.
 
poesia di Sandra Mirabella

Passi


Avere nomi per poter ringraziare.
Scendo le scale come ogni giorno.
Passi.
Nel cielo pennellate di rosa,
disegnate.

Che mani fredde hai, come stai?
Ti pensavo ieri.
Vorrei poterti fare una carezza,
ma non finiscono mai queste scale,
sembra che scendano a toccare
la notte.
 
Prendiamoci un caffè, un pò di tempo,
prima che lui prenda noi.
Prima che non ci siano più carezze
e le parole siano solo
un ricordo scritto su un foglio
conservato chissà dove.
Chissà quando. 
poesia di Sandra Mirabella

Fiori d'inverno


Preparo un lenzuolo di seta sottile
per proteggere e conservare la gioia.
Raccoglierla e farne dono
alla vita quando vive la notte.

E i silenzi d'incanto
rubati agli incendi dell'alba,
per restituirli interi al calar
della sera.

Pane fragrante dell'anima
per sfamare attimi di solitudine.

E lieve sarà il suo tocco
come un gesto, una carezza,
come petali leggeri.
 
Quando l'inverno verrà
avrà profumo di fiori.
poesia di Sandra Mirabella

Un presepe piccolino

 
Un presepe piccino piccino
fatto alla buona sul ripiano del comò.
Intorno mandarini e cioccolata.

Mi alzavo sulle punte dei piedini,
per riuscire a toccare con un dito
la pecorella,
vicino alla culletta di Gesù,

e le paperelle nello specchietto tondo
che doveva sembrare un grande lago.

Il freddo mi pungeva le gambette
e non c'erano giocattoli per dono,
forse un maglione
o calzerotti nuovi.

Che incanto però le cornamuse
che suonavano e si cantava insieme.

La sera mangiavamo le focacce
e i dolcetti di frutta martorana,
fatti da nonna.
 
Poi le stelle facevano un gran coro
insieme alle campane a mezzanotte.
 
poesia di Sandra Mirabella

La Pace

Io scriverò il tuo nome in bianco
sulle mura delle case.
Io scolpirò il Tuo nome con lettere dorate,
nel cuore delle chiese e delle moschee.

Dall'Oriente, all'Occidente
Tu appartieni a tutte le nazioni.
Tu appartieni a tutte le religioni.
Tu appartieni agli adulti ed ai bambini.

Io pianterò la tua bandiera molto in alto,
Io lancerò il messaggio e la tua eco
per cambiare i sogni in realtà.

Se tu fossi una donna, io ti sposerei
per la buona e la cattiva sorte,
per la vita e per l'eternita';
e proteggerei il tuo avvenire.

Io mi batterò per difenderti,
senza mai portare un'arma da fuoco.
Io mi batterò per difenderti,
ma con la parola di Dio.

Io disegnerò il tuo nome in grande,
per tutta la lunghezza della muraglia cinese.
Io scrivo questa poesia con l'inchiostro del mio sangue
e sarà per sempre il mio inno.

Di Abd El Kader Guellali
Tanto ti dovevo carissimo e l'ho fatto.
Kader è morto a Pachino (Siracusa) nel 2005

Le Parole della Gioia


Mi vesto di parole della gioia.
Tenere come le albe ed i tramonti.
Profumate del caffè della mattina.
Calde come il colore di un sorriso.

Sorprendenti come il mare d'inverno,
luminose come raggi di sole.
Forti come il coraggio di ogni giorno,
leggere come petali di fiori.

Se guardo intorno sono tutte qui.
Chiudo le pagine al libro del dolore.
E lascio entrare il sole del mattino. 

Poesia di Sandra Mirabella

Intervista ad un non-poeta


- Ed a chi vuole che interessi signore?
Sono una persona normale, banale.
A chi vuole che interessi?
Mi piace parlare delle cose belle della Vita,
sa quelle col sole, col caffè della mattina?
Dell'incanto del mare.
Dei colori delle albe e dei tramonti.
 
- Se ho avuto dolori?
Certo signore e chi ne è privo a questo mondo?
Grandi, piccoli, delusioni, illusioni, bollette, di tutto.
Non mi piace esibire i miei dolori.

- Se mi arrabbio? Caspita certe arrabbiature..
 
- Se piango? Certo e mi piace, dopo sto meglio.
 
- Mi interesso di politica? E come se ne potrebbe fare a meno signore?
Sono una persona banale, normale.
Mi piacciono i silenzi.
Sa quelli con tanti voci dentro,
e ridere, come mi piace ridere.
 
- Ci penso mai alla morte? Certo, ma ci tocca, certo
se ne potesse fare a meno, non si può signore.
Scenderemo tutti dal Bus, carissimo.
 
- Se ascolto musica? È la mia vita .
 
- Cosa mi piace leggere? Leggo le favole,
sono bambino nell'animo.
Sono una persona normale-banale, un non- poeta.
A chi vuole che interessi signore?

Sandra Mirabella

sabato 14 novembre 2015

Sogno di Pace




Troppo asciutti gli occhi adesso, 
neanche il sollievo di una lacrima.
Solo semi d'Amore marciti in odio e vendetta.


Eppure un ricordo nella nebbia 
come di un grande verde, 
persone che cantavano, 
mangiavano mele.


Un Dio padre, di tanto in tanto
ci prendeva per mano e sorrideva,


anche i serpenti facevano festa 
facendosi accarezzare.


Ero bambina, 
mi svegliò il suono di una sirena. 

poesia di Sandra Mirabella

domenica 1 novembre 2015

Nel giardino di rose


L'Amore mi incontrò
in un giardino di rose,
troppo giovani erano i miei giorni,
sorrisi e passai oltre.

Lo incontrai più in là
vicino alle onde del mare.
Non avevo tempo,
troppe cose da fare.

Gocce di mare bagnarono gli occhi,
li asciugai, sorrisi e passai oltre.

Adesso mi soffermo per la strada
su marciapiedi grigi, a guardar le vetrine,
con le lacrime guardo verso il sole,
ma solo neve è rimasta ovunque vada.
 
Avvolgo la sciarpa attorno al collo,
non sorrido, fa freddo stasera. 
 
Poesia di Sandra Mirabella

Niente parole


Non ci sono più parole.
Non voglio più parole, 
perché non ne comprendei il senso. 

Io ho perso ogni parola, ogni sguardo, 
ogni sorriso mi è stato negato. 
Ogni carezza non è più mia.

Trovale tu le parole, fratello 
che fratello non sei.
Dille a te stesso, 
perché a me non è più concesso il sentire.

Poesia di Sandra Mirabella

Cercami


Sono dell'aria e della terra, 
sono della gioia e del dolore, 
del coraggio e del timore, 

 della pace e della disperazione
sono del giorno e della notte, 
del fuoco e dell'acqua.

Sono del buio e della luce.

Cercami, se non riesci a trovarmi 
cercami ancora dentro di te
nelle tue parole, nella tua mente.

Cercami... ti appartengo.
Sono l'unica cosa che possiedi, 
la tua Anima.

Poesia di Sandra Mirabella

domenica 18 ottobre 2015

Silenzio

Vi regalo il mio Silenzio
come aria da godere 
come Cielo da guardare.
Come sorriso senza motivo,
come vita da respirare.
Un silenzio che abbia 
l'odore del mare, 
quando di sera si resta a guardare.
Che abbia lo stesso identico umore 
e delle stelle, lo stesso rumore. 

Poesia di Sandra Mirabella

sabato 29 agosto 2015

Parole

 
Parole come pioggia scorrono attraverso le dita, 
rubo al passato per regalare ricordi 
e memorie di attimi rubati, 
per fingere un'eternità, 
un ordine stabile.

Per riuscire a fermare il tempo
sulla tela del cielo 
che non muore 
e si ripete all'infinito 
come la tristezza 
del canto del cuculo.

Colpevole ed arrogante io,
che non so trovare parole 
per imprimere gloria 
a questo Tempo effimero, 
segreto di Dio che si nasconde agli uomini. 

poesia di Sandra Mirabella

Vita



Di nuovo, 
il ricordo del mare calmo, 
 profumi amati 
inventano emozioni 
per non perdere il conto dei passi.

 E ancora grovigli 
di inutili parole. 
Giri di orologi,
giornate uguali 
come grani di un rosario.

Semi scelti e mai germogliati
su strade di sale.
Come barca senza remi
in balia delle acque.
Come dolore sordo.

Sospesa tra nuvole e ricordi
va e viene, viene e va 
in questo deserto 
d'incomprensioni
e inganni,  

schiava di inutili promesse, 
la Vita.

poesia di Sandra Mirabella

sabato 20 giugno 2015

Se fossi arciere

 
Solo vorrei,
non ricordare con rimpianto.
Se fossi un arciere, 
scaglierei al cielo parole
come frecce.

Non sono arciere 
e le parole restano
aggrappate alla gola
e la faretra è vuota. 

Non dar retta all'uomo 
che passa tranquillo 
per strada e dice le sue preghiere.

Non dar retta all'allodola 
col suo canto ingannatore.
Nuda è la terra 
in questo giorno. 

Seppellita dall'indifferenza.

La gente frettolosa 
va dove deve andare,
non ha occhi per guardare.

Non sono arciere 
e le parole restano
aggrappate alla gola 
e vuota è la faretra. 

Poesia di Sandra Mirabella

domenica 31 maggio 2015

Come foglia

 
Come foglia vorrei viver la mia vita 
o come fiore, che nulla desidera
se non il sole, la pioggia e la terra.

E morire e rinascere
albero, parlar col vento 
con stormir di foglie.

Nulla desiderare, aspettare 
la vita, nel lungo inverno, 
e la festa dei colori a primavera. 

Avere un po' di pace
tra i trilli dei grilli
e la rugiada che bagna goccia a goccia. 
Questo vorrei, ma non c'è tempo. 

C'è solo da aspettare  
e morire, piano piano 
ogni momento.

poesia di Sandra  Mirabella

domenica 10 maggio 2015

Eppur t'amavo

 
(dipinto di Valentina Carrera)
Eppur t'amavo 
anche quando le tue parole 
erano pietre ed io lago. 
Quando i tuoi i gesti erano ghiaccio 
ed io fuoco. 
Eppur t'amavo.
Quando la mente si perse nella nebbia
 ed io non c'ero più. 
Quando il respiro spense la vita, 
mi sorprese il dolore come un pozzo scuro 
e quella volta non avevo ali!

Poesia di Sandra Mirabella

lunedì 27 aprile 2015

Insegnami



Insegnami o fata
la magica lingua 
degli elfi e folletti del bosco.

La lingua che ha il suono dell'acqua 
che trilla nei lieti ruscelli 
e stormisce nella voce del vento
tra foglie di platani ed olmi.

Assai flebile adesso è la tua voce
come fili mossi dal vento,
un luccichio di foglie, 
un improvviso curvarsi d'erba al vento.

Ricca di canti era la terra, 
viveva di poesia e luci di risate,
il magico sole splendeva ancora in cielo.
Adesso il sole è morto.

I sentieri delle fate, dispersi e polverosi.
Chi canterà  più il mondo incantato
se l'uomo non ne ha più memoria ? 
A chi somiglieranno i poeti della Terra 
quando giungerà per loro l'inverno ? 

Anche queste mie parole saranno perdute
se non imparerò la magica lingua.
L'unica conoscenza dell'uomo 
dovrà essere solo dolore e distruzione ? 

Insegnami di nuovo, o Fata
la magica lingua 
di elfi e folletti del bosco.

poesia di Sandra Mirabella

sabato 18 aprile 2015

Notte inutile



Questa è una notte 
per gente banale
che vive una vita 
poco speciale. 

Per chi i propri sogni
non li ha nel cassetto
e forse neanche ai piedi del letto.

Una notte fredda 
che non si sta in piedi,
che inghiotte la luna 
ed i desideri. 

Una notte che è notte 
tutti i giorni dell'anno 
per quelli che una storia 
nemmeno ce l'hanno. 

Questa è una notte, una notte sbagliata,
per una vita ch'è stata rubata.
Piange la luna al di la' delle stelle 
che questa notte sono ancora più belle.

Una notte che dura poco più di una vita, 
per chi sospirando sussurra... è finita!

poesia di Sandra Mirabella

martedì 7 aprile 2015

Ognina

 
Ognina sonnecchia la mattina 
come sirena sdraiata sul mare, 
scogli di lava le fanno da cuscino.

Lontano tra le onde, s'affaccia timido
il sole appena sveglio,
con riflessi rosati di corallo.

Fremiti lievi scrollano nell'aria,
gocce d'argento di magica luna,
appese sulle ali dei gabbiani.

E senti lentamente avvicinarsi
lo sciacquettio del remo
dentro l'onda tranquilla, 

mentre il salato profumo delle alghe e del mare, 
riporta all'anima ricordi,
nei silenzi del tempo addormentati.

Le campane della chiesa antica, 
in canto lieto salutano il sole,
che caldo ormai nel cielo di zaffiro, 

apre le nubi come una promessa, 
e nell'aria brillante del mattino,
il borgo ricomincia e vive il giorno.

Ad Ognina mio piccolo borgo natio (Catania)
Poesia di Sandra Mirabella