di aquiloni,
e li tenevo stretti nella mano,
per giocare nell’aria
in festa, lieta.
Avevo appeso un sogno
sopra ognuno
e li guardavo
con negli occhi il sole.
Venne la sera
e la fredda luna
ne prese uno e se lo ingoiò
e dopo sulla terra
lo sputò.
Il giorno dopo il sole
ardente in cielo,
con un suo raggio
un altro ne incendiò,
così fu solo cenere nell’aria
ed il sorriso dal viso se ne andò.
Il freddo del maestrale,
una mattina
ne prese altri e me li strappò
e li trasporta ancora verso terre,
lontane e solitarie che non so.
Soltanto due erano ancora in alto,
coi fili stretti nella mano mia,
che li stringeva con rabbia e con dolore.
Ma nella mente, mi nacque un’idea,
fresca, così come nasce una gioia,
sul viso tornò subito il sorriso,
un poco per dispetto e un po’ per sfida.
Alzai la mano al cielo,
e nell’aria colorata del mattino,
liberi di volare io li lasciai.
poesia di Sandra Mirabella
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