domenica 28 ottobre 2012

I sogni danzano al buio


 
Spegni la luce...
voglio scivolare nel buio velluto della notte,
giocare con i miei sogni bambini
che hanno il profumo di vento e di mare,
ritagliare con loro una luna perfetta
e incollarla al cielo, nel punto più alto.

Appendere i sogni come lampare
alle luci spietate delle autostrade
e illuminare la città,
sospesa stanotte in una nebbia surreale.

I sogni danzano al buio.

La luce che filtra dalla porta
li spaventa, li può far fuggire,
scivolano insieme a me sul velluto della notte
con lieto sussurro gentile.

All'orizzonte dove comincia il cielo,
aspetterò con loro l'alba
che ricama di Speranza
un domani senza difese,
affacciata alle vecchie mura,
ascoltando echi di voci antiche
che vibrano solo di notte,
memorie remote di verità nascoste.

Quella lama sottile di luce,
sveglia i fantasmi senz'anima del giorno,
che mi soffocano con fitte maglie d'acciaio
e rubano i sogni dentro agli occhi.

Spegni la luce … e non far rumore.
I sogni danzano al buio.

Poesia di Sandra Mirabella



domenica 21 ottobre 2012

Vorrei





Vorrei la mia alba e i miei tramonti,
spenti ormai da una selva di cemento.
Vorrei il mio orizzonte chiaro e splendido
che si perdeva lontano dentro il mare.

E i fiocchi rossi come allegre farfalle
legati a due treccine nero pepe.
Due grandi occhi neri di velluto
che guardano curiosi e sorridenti
un grande specchio, appannato
dal tempo e dal ricordo.
 
Vorrei ancora il profumo di vaniglia
dei biscotti sfornati la mattina
ed un gelato di panna e cioccolato che
si scioglieva lento tra le dita.
Vorrei il mio verde cortile a primavera
pieno di giochi e grida di bambini
Volano in alto nell’aria i miei “Vorrei”
come i petali dei fiori del ciliegio
che giocano col vento dentro l’anima.

Vorrei ancora la mia piccola mano
stretta dentro la mano di mio padre,
il caldo abbraccio e il bacio di mia madre…

Vorrei…e non li ho.


poesia di Sandra Mirabella

martedì 28 agosto 2012

Plexiglass



Ho tanto freddo stasera
amica mia,
se perdo la speranza
si spegnerebbe anche il sole,
lo stesso che riscalda anche te.

L'ho vista,
si! l'ho vista
la speranza
rendersi evanescente,
era la mia speranza
che percorreva quel tunnel
di plexiglass
più trasparente del vetro,
poteva mostrar l'intimità dell'anima.

Plexiglass infrangibile
più resistente alla morte,
permettimi di vedere
fino alla sua fine,
dov'è la mia speranza
che sale quel tunnel
diretta verso il nulla,

per poi spegnersi al buio di un pozzo
che sembra non aver fine.
Gli occhi verso l'alto
cercano in quel nulla trafitto di stelle.

Dall'anima mia
con un ultimo guizzo di follia
sale ancora un ultimo
richiamo e la Speranza
come un'eco mi risponde,


ed è già pace...

Poesia scritta a quattro mani da Sandra Mirabella e Laura Masielli

martedì 26 giugno 2012

A te


Per te che sei ogni istante del mio tempo,
linfa della mia anima,
divento menestrello e canto al sole.

Son fata e ricopro di fiori la tua  via,
divento invisibile ragno per tessere fili di luna
e proteggere i tuoi sogni nella notte.

Son strada dritta per renderti più agevole il cammino.
Respiro calmo e ritmo leggero della terra.
Son fiamma che illumina i tuoi giorni,
alito caldo ai brividi freddi dei pensieri.

Per te raccolgo raggi di Speranza ,
da accendere quando l'anima si perde.
Sono il coraggio nelle tue paure.

L'attesa di un ritorno...
e un sorriso di gioia sulle labbra.

Sono il bacio furtivo che al mattino,
come rugiada, si posa, fresca e lieve, 
trina leggera sopra la tua fronte.                                                  

dedicata a mio figlio. Poesia di Sandra Mirabella.

domenica 15 aprile 2012

Occhi di primavera


Piccola goccia d'aria,
occhi di primavera,
come raggio impalpabile di luce,
camminavi danzando le note dei tuoi giorni.

Il figlio di una nuvola di buio,
strappò invidioso le ali alla tua vita,
per rubarne i colori della gioia.
Ma niente di te restò tra le sue mani.

E Dio pietoso ti portò con sé.
Avevi dentro gli occhi,
i cieli azzurri della primavera,
e tra le mani stringevi confusa ed impaurita i tuoi perchè.

         Sopra il tuo cuore, spento dall'arido gelo di quel male,  
Egli stese una coperta di fiori e di petali di pace.
Ora splendi ... Luce nella sua Luce,
e senza più confini, l'anima tua,
adesso vola e danza tra le eterne note dell'infinito.

dedicata a tutte le donne vittime di violenza
Poesia di Sandra Mirabella

sabato 25 febbraio 2012

La cattedrale di Silenzio


In un granello di sabbia, 
nel deserto infinito del tempo,
costruisco la  mia cattedrale di silenzio.
Dentro la sua fresca ombra, la mia anima si espande.

Libero i pensieri, pesanti come montagne,
e salgono nell'aria come nuvole leggere,
e le parole, 

pericolose e acute come stiletti di ghiaccio,
si sciolgono inermi, gocce d'acqua
che scorrono fresche fra le dita.

Voglio stare, sola con la mia anima,
guardarla nel silenzio,
senza il tumulto e il frastuono che ferisce la mente.

In quella fresca ombra gentile,
seduta sulla sabbia della mia cattedrale,
chiudo fuori il mondo ed il suo tempo
che ruba ogni istante alla mia eternità,
sogno di epoche lontane.

Vivo e respiro come un granello di sabbia,
portato via dal vento, 

in un viaggio futuro e sconosciuto.
Ma nella mia cattedrale,

 io voglio solo ... stare.

Poesia di Sandra Mirabella