Quante volte ho bussato,
dietro la porta del silenzio.
Quante volte ho invocato
un dio che silenzioso e triste
non mi ascoltava, immobile
nell'eternita' di un infinito nulla...
Dentro la notte del tempo,
i miei pensieri persi dietro un muto vagare,
cercavano una verità
persa dentro un lume,
piccola luce lontana,
chiedendo un sole
che indifferente si nascondeva.
Frutto strano il silenzio
dal sapore agrodolce,
e nascosto in quel frutto acerbo,
l'eco del suono di una muta domanda.
Ma la risposta vana
vaga ancora nel vento del tempo... come una beffa!
poesia di Sandra Mirabella