lunedì 29 dicembre 2014

I colori della sera

 
Dai monti velati di scirocco, 
scende un soffio umido, 
come sottile ed invisibile fumo 
entra da finestre aperte come occhi muti.

Finiti sono i giorni della primavera.
Le foglie ormai, lasciano la casa, 
danzano nell'aria fredda della sera, 
seguendo una musica silenziosa.

Il vento scompiglia i pensieri, 
ne fa una matassa disordinata.
Un freddo gelido invade l'anima,
ricopre il cuore un silenzioso dolore.

Ritorneranno i giorni del sole,
ti ridaranno sogni migliori,
passerà quello strano dolore,
ritornerà il tuo maggio.

La tenerezza di un sorriso
scioglierà il gelo e le ombre, 
avrai ali nuove per volare
in tutti i colori della sera.

Poesia di Sandra Mirabella

domenica 30 novembre 2014

Risveglio

L'alba risale il mare
a portare il risveglio, 
mani tremanti si accostano alle tende, 
ombre mute e fantastiche 
si rintanano agli angoli della camera. 

Scende dai monti il vento 
con un sussurro leggero.
Gli specchi pallidi riprendono 
forme reali di vita riflessa. 

L'alba rimodella il mondo 
nelle sue forme sempre uguali.
Ogni cosa è al suo posto, 
la vita riprende da dove l'avevamo lasciata. 

Una vita non abituata al coraggio, 
 vissuta come lucertole 
rintanate negli anfratti 
di mura, nascoste al sole. 

Ritorna più forte il desiderio
che i nostri occhi possano 
riaprirsi su un mondo nuovo, 
rimodellato per la nostra gioia. 

Che la vita abbia nuove forme, 
nuovi colori.
Un mondo nuovo dove non esista il rimpianto, 
dove il ricordo occupi poco spazio.

Senza amarezza nel ricordare 
la gioia, 
senza nostalgia nel ricordo della felicità, 
senza pena nel ricordo del piacere! 

Poesia di Sandra Mirabella

sabato 18 ottobre 2014

Di notte


Stanotte Chiara è volata sui tetti
a rincorrer la luna,
stanca di accarezzare la faccia al dolore.

Luca al bar sceglie i suoi soliti orologi,
guarda il neon e non pensa,
la voglia di lottare,
lui l'ha spesa da un pezzo.

Parla, la televisione di guerre lontane,
la notte avanza strisciando, ubriaca di noia.
E la luce di luna ride la sua canzone.

Passi lenti, non vanno più a casa,
la solitudine lava i piatti da sola.

Ombre di foglie sbadigliano sui muri
neri d'umido e di paure, disegnate
sui cartelloni della pubblicità.

Dagli alberi spenti si rincorron sussurri,
solo il vento stanotte
ha voglia di andare,
e un lampione lontano, rimane a guardare!

Poesia di Sandra Mirabella

domenica 7 settembre 2014

Come fumo negli occhi

     
 (Play per avviare il brano con il testo della poesia)

Eran versi di un folle 
che folle non era.
Lui gridava al mattino e persino la sera 
che ci stavan rubando 
la primavera.
Sotto un albero, all'ombra,
col sorriso cretino, lo hanno visto
parlare con il suo assassino.

Come fumo negli occhi 
lui lo stava ascoltando
che cercava la rima con parole, sperando...
Mentre il folle cantava versi di libertà 
 lui alzo' la sua mano ed infastidito
mise fine alla vita 
 di quel povero folle che folle non era
 e che andava gridando dal mattino alla sera, 
che ci stavan rubando 
la primavera. 

Poesia di Sandra Mirabella 
Voce e musica di Francesco Loconsole

martedì 2 settembre 2014

Solitudine



Sola, con un bicchier d'acqua tra le mani, 
con i pensieri persi, in quel piccolo oceano nel vetro.
Sola come la luna inchiodata in cielo,
troppo lontane le stelle per farle compagnia,
troppo rumore faceva il silenzio 
in quel piccolo angolo  d'infinito.

Un'onda monotona di assenze,
solo il rumore del tempo che passava,
fantasmi noti di notti trascorse, 
giocavano insieme a speranze e illusioni 
 a rincorrersi nelle stanze dell'anima.

Creavo mura da poter scavalcare
e navi per poter navigare...

nel caos ordinato dei miei giorni,
cercavo una stella, con una lanterna
per fare insieme la strada 
in questo viaggio...
ma la sua luce mi abbagliava gli occhi 
e come cieca io non la vedevo,
lei era sempre là
e non la trovavo.
 poesia di Sandra Mirabella

giovedì 5 giugno 2014

Quelle nuvole


Il mio tempo sta per finire, 
il tempo bello, sai? 
Quello con la primavera ...
con le nuvole bianche,

sai, quelle allegre 
che non portan tempeste,
solo animaletti nell'aria, dalle forme strane?

Il mio tempo sta per finire,
con le ultime foglie.
Ma non è nemmeno freddo, 
è non avere voglia di guardarle,
la forza di sperare
 nella prossima nuvola a forma di animale. 

Son giorni di calma, 
senza vento che soffia,
senza foglie dalle strane danze, 
senza belle parole per disegnare i giorni.

Son giorni bianchi,
senza scritte bizzarre, 
senza voglia di sole, 
senza danze nel cuore.

Senza sorrisi e voglie
di toccare una mano,
di sognare un sogno
di cui non hai bisogno.

Senza aver ben capito 
che strana forma aveva
quella nuvola bianca 
ch'era passata ieri ...

Poesia di Sandra Mirabella

sabato 10 maggio 2014

Sono banale


Io sono una persona banale 
con pensieri banali, 
bollette banali,
disperazioni banali
di una vita di tutti i giorni.

Di tanto in tanto,
faccio qualche banale fuoco d'artificio.
 M'invento un sogno strano, originale,
ma non lo vengo a raccontare a voi 
che dall'alto delle vostre orgogliose presunzioni, 
come mummie, restate imbalsamate
nei vostri tetri musei,
sui vostri piedistalli di statue fossili, 
non vi mescolate al nostro mondo banale...
roba da tutti i giorni!

Riflessioni di una persona banale

venerdì 2 maggio 2014

Notte incantata


Sospese sulle gocce della notte, 
le note di un tango silenzioso,
fruscio di seta, come musica di stelle,
intreccio di morbide armonie.

Ritmi di passione, sorprendono 
le finestre del buio,
musica liquida scivola sulla strada 
come bava di luna.

Ritorna un pensiero lontano 
in una calda carezza,
sussurri in una notte d'estate
leggeri come un battito d'ali.

Profumo di gelsomino
in questa notte incantata, evoca 
il ricordo che la brezza gentile,
appende ai lumi della strada
come note su un pentagramma...
disegnato da un  sogno...
Poesia di Sandra Mirabella

domenica 13 aprile 2014

Dietro la porta del silenzio


  Quante volte ho bussato,
dietro la porta del silenzio.
Quante volte ho invocato 
un dio che silenzioso e triste
 non mi ascoltava, immobile 
nell'eternita' di un infinito nulla...

Dentro la notte del tempo,
i miei pensieri persi dietro un muto vagare,
cercavano una verità 
persa dentro un lume,
piccola luce lontana, 
chiedendo un sole
che indifferente si nascondeva.

Frutto strano il silenzio
dal sapore agrodolce,
e nascosto in quel frutto acerbo,
 l'eco del suono di una muta domanda.
Ma la risposta vana
vaga ancora nel vento del tempo... come una beffa!
poesia di Sandra Mirabella

sabato 1 marzo 2014

Stidduzza



Stidduzza susiti
(Stellina alzati)
sai quantu voti hai cascatu iu',
(sai quante volte son caduta io,)
dopu na lacrima, c'è sempre na risata,
(dopo una lacrima, c'è sempre una risata,)
dopo a timpesta, arriri sempre u suli.
(dopo la tempesta, ride sempre il sole.)

Si a strada e' di cchianata
(Se la strada e' in salita)
tu nun ti scantari, 
(non ti spaventare)
ca t'accumpagnu iu', stidduzza  mia,
(perché t'accompagno io, stellina mia,)
i spini ci su sempri ammenza e rosi!
(le spine ci sono sempre tra le rose!)
E qualchi vota fannu puri mali.
(e qualche volta possono far male.)
Ma i stiddi in cielu nun restanu mai suli!
(Ma le stelle in cielo non restano mai sole!)

Oggi ca si cchiu' ranni,
(Oggi che sei più grande)
u sai macari tu ca a sorti gira,
(lo sai anche tu che la fortuna gira!)
ca tanti su i chianati e li scinnuti.
(che tante son le salite e le discese)
Stamatina vulissi essiri cu tia
(Stamattina vorrei essere con te)
ma sulu u ventu ti porta sti paroli, 
(ma solo il vento ti porta queste parole)
ventu ca sapi ri mari, ri zagara e di suli!
(vento che sa di mare, di zagara e di sole!)

dedicata a mia figlia, poesia di Sandra Mirabella

lunedì 6 gennaio 2014

I PINSIUNATI



Ddu pinsiunati assittati a n'tavulinu
o bar ri dda ssutta ra buggata,
dopu ca s'auna ammuccatu
ddu briosci e ddu graniti ri limoni,
si staunu acchiappannu tutti nfirvurati.

"Ha vistu comu n'ana tagghiatu la pinsioni?"
"E' cuppa to', c'ha vutatu a chissu,
ca iavi setti avvisi i garanzia!"
"Iu' ? Ci riceva l'autru, russu comu na paparina,
ma si sinteva attia e ci rava u votu a to cumpari...
chiddu, ha rubbatu soddi a tinchite',
e ora si scuprenu l'attarini!"

Dopu ca s'acchiapparu bboni bboni
e picca ci mancava, puri ca si pigghiavunu a lignati.
Nu pinsiunatu all'autru ci rissi, pigghiatu ri pena e tuttu n'furiatu:
"Ora comu facemu, ca ri onestu, nun ci arristau mancu u iaddu ro puddaru?"
Ora, ci rissi l'autru, n'culliratu,
facemu comu ficiru l'antichi,
ca si scippanu i panzi e arristanu che' viddichi!
Pinsamuci cchiu' megghiu n'attra vota!

poesia di Sandra Mirabella