guardo quella valigia
ancora aperta,
e nel silenzio assordante
della sera, lancio nell’aria,
alle stelle i miei perché.
Ho mangiato acqua e sogni,
studiando avido un libro
per l’ansia e per la smania
del sapere.
“Madre ora perché
Quando t’ho chiesto pane
Tu m’hai dato
soltanto pietre e sale?
Guarda ho talento vedi?
E so per certo
che potrei essere utile anche a te!”
Allora tu m’hai consegnato
un grande foglio,
pieno d’aria di titoli e parole
e poi m’hai detto:
“Ho già piena la stanza
di clienti, con niente nella testa
ma clienti.
Per te non c’è più posto
Vai più in là!”
Con l'indice hai indicato
quella via, ma non è la mia terra,
Madre mia!
E butto dentro tormenti e delusioni
E insieme, per ricordo,
metto le pietre e il sale che mi hai dato.
Seduto su quel letto,
guardo la mia valigia
ancora aperta e la scelta crudele
fa già male,
ho voglia di restare,
ma so che la speranza è nell’andare.
Chiudo il mio viso dentro le mie mani,
offeso ed avvilito e ormai lo so
che prima o dopo la richiuderò.
poesia di Sandra Mirabella