domenica 7 agosto 2011

Sotto l'albero del tempo


Sotto l’albero del tempo

mi riposai e la fronte

appoggiai alla sua vita.



E l’albero parlò

coi suoi silenzi,

suoni di canti

portati dal vento,

fruscio d’ali,

e passi vellutati d’animali,

e la serica luce della luna.



Poi rombi di tuono

e l’urlo di cannoni,

strida di belve

dal sembiante umano.

E il gelo della morte cruda e tetra.



Mi ritrassi e non volli

più ascoltare, attonita

ferita, spaventata.



“Appoggia la tua fronte

nuovamente” disse l’albero,

“Perché è un sollievo

per l’anima mia.”



“Ascolta ancora il tempo parla,

la verità ti dice se la vuoi”

Tra le sue foglie udii la nuova vita,

linfa che sale ai rami arsi

e anneriti,

fremiti lievi, ed ali di farfalle

ed il sussurro di un fiore che nasce.



Tutto ritorna tutto ricomincia.

“Ed ora vai insegui la Speranza,

al di là di quell’albero di tiglio.”

Ed io andai.

poesia di Sandra Mirabella

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