domenica 7 agosto 2011

Clandestino


Samir ha lampi di terrore

dentro gli occhi,

fredda paura e morte,

come lame di ghiaccio

scavano dentro al cuore.



Erano in tanti dentro quel barcone

e ha visto i suoi fratelli ,

strappati da quel mare

nero e fondo.

Li ha sentiti gridare,

e impotenti lottare

contro gli scuri mostri

della notte.



Poi più nulla.

Solo il silenzio allibito

su quella bara immensa,

e il dolore che esplode ,

lacerando.



E sale alle sue labbra

il lamento monotono

e profondo,

della terra che piange i figli suoi.



Erano in tanti dentro quel barcone

scomodi e stretti ,

ed il domani addosso per compagno

e sulla pelle,

il coraggio incosciente dell’osare.



Ora con gli occhi

avviliti e spenti,

guardano in là

e trovano la terra

conquistata col

prezzo del dolore.



Non sanno più

dar forma a quel futuro,

quel sole non ha più

nessun colore.



Rialza gli occhi Samir e lentamente

apre la bocca, in una muta

supplica all’Eterno.

“Ridammi la Speranza Dio del cielo".

poesia di Sandra Mirabella

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