a rincorrer la luna,
stanca di accarezzare la faccia al dolore.
Luca al bar sceglie i suoi soliti orologi,
guarda il neon e non pensa,
la voglia di lottare,
lui l'ha spesa da un pezzo.
Parla, la televisione di guerre lontane,
la notte avanza strisciando, ubriaca di noia.
E la luce di luna ride la sua canzone.
Passi lenti, non vanno più a casa,
la solitudine lava i piatti da sola.
Ombre di foglie sbadigliano sui muri
neri d'umido e di paure, disegnate
sui cartelloni della pubblicità.
Dagli alberi spenti si rincorron sussurri,
solo il vento stanotte
ha voglia di andare,
e un lampione lontano, rimane a guardare!
Poesia di Sandra Mirabella
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