Insegnami o fata
la magica lingua
degli elfi e folletti del bosco.
La lingua che ha il suono dell'acqua
che trilla nei lieti ruscelli
e stormisce nella voce del vento
tra foglie di platani ed olmi.
Assai flebile adesso è la tua voce
come fili mossi dal vento,
un luccichio di foglie,
un improvviso curvarsi d'erba al vento.
Ricca di canti era la terra,
viveva di poesia e luci di risate,
il magico sole splendeva ancora in cielo.
Adesso il sole è morto.
I sentieri delle fate, dispersi e polverosi.
Chi canterà più il mondo incantato
se l'uomo non ne ha più memoria ?
A chi somiglieranno i poeti della Terra
quando giungerà per loro l'inverno ?
Anche queste mie parole saranno perdute
se non imparerò la magica lingua.
L'unica conoscenza dell'uomo
dovrà essere solo dolore e distruzione ?
Insegnami di nuovo, o Fata
la magica lingua
di elfi e folletti del bosco.
poesia di Sandra Mirabella